Spanish English French German Italian Portuguese
Social marketing
CasaSettoriEnergiaOrbital Composites e Virtus Solis si alleano per una missione energetica...

Orbital Composites e Virtus Solis si uniscono per una missione di energia solare nello spazio

L’azienda manifatturiera avanzata Compositi orbitali junto a Tecnologie Solis Dimostreranno l’energia solare dallo spazio nel 2027.

Le due società affermano che la missione sarà il precursore di un impianto di energia solare “di classe megawatt” nello spazio entro il 2030, che potrebbe segnare “un nuovo capitolo nell’energia rinnovabile”.

L’energia solare spaziale (SBSP) non è un’idea nuova; Il Sole emette più energia di quella che gli esseri umani potrebbero utilizzare nel momento in cui raggiunge la Terra, e gran parte di questa energia viene riflessa nello spazio. A differenza dell’energia solare raccolta sulla superficie del pianeta, che è soggetta al ciclo giorno-notte e ad altre limitazioni, i sostenitori dell’SBSP affermano che possono fornire una raccolta di energia continua e abbondante.

Secondo un comunicato stampa delle due società, sembra che abbiano molto lavoro da fare. I pannelli solari per lo spazio sono costosi e la centrale elettrica spaziale alla fine dovrà raccogliere e trasmettere energia sufficiente per renderla economicamente sostenibile. Il piano dimostrerebbe non solo la trasmissione dell’energia solare, ma anche la capacità di Orbital di assemblare la robotica nello spazio, il che comporta una serie di sfide.

Ma la visione è avvincente, poiché sbloccherebbe una nuova prospettiva fonte di abbondante energia Pulito per la Terra. Durante il progetto pilota, Virtus dispiegherebbe i suoi pannelli solari da 1,65 metri nell’orbita terrestre media, che verrebbero poi assemblati roboticamente in grandi array. Le due società puntano a un'orbita altamente ellittica chiamata orbita Molniya, che manterrebbe sempre almeno un satellite in vista di una stazione terrestre.

Una volta raccolta l’energia solare, la navicella spaziale la convertirebbe in microonde, che verrebbero trasmesse alla Terra. Una volta a terra, verrebbe convertito in elettricità e disponibile per la trasmissione alla rete elettrica o per l’uso diretto.

“Questa collaborazione non è solo una pietra miliare nello sviluppo delle energie rinnovabili; è un
impegno a sfruttare la tecnologia spaziale per il futuro sostenibile della Terra”, hanno affermato le società in un comunicato stampa. “Il successo dell’impianto pilota convaliderà la fattibilità di SBSP come fonte di energia affidabile e perpetua”.

IMPARENTATO

ISCRIVITI A TRPLANE.COM

Pubblica su TRPlane.com

Se hai una storia interessante su trasformazione, IT, digitale, ecc. che puoi trovare su TRPlane.com, inviacela e la condivideremo con l'intera Community.

ALTRE PUBBLICAZIONI

Attivare le notifiche OK No grazie